Epopea Codecasa, dai pescherecci ai mega-yacht

di Isotta Boccassini

Di numerose aziende nate nel settore nautico nell’ultimo secolo e mezzo, sono poche in realtà quelle rimaste attive e il ventaglio si restringe ancora di più se pensiamo a quelle a conduzione familiare. La parabola della nautica viareggina è stata vissuta a 360 gradi dalle ultime tre generazioni della Famiglia Codecasa. Non una semplice famiglia, ma un’azienda che ha fatto di qualità, innovazione ed eleganza la sua carta vincente.
In esclusiva per The Versilia Lifestyle abbiamo intervistato due personaggi che stanno continuando a fare la storia del cantiere: Fulvio Codecasa, al timone dell’azienda da 40 anni, e l’AD Ennio Buonomo.
Pienamente calato nella realtà dei propri cantieri, Fulvio Codecasa segue, assieme alle figlie Fulvia ed Elena, ed i rispettivi mariti, Ennio Buonomo e Fabio Lofrese, tutte le fasi costruttive dei propri Yacht, dalle linee generali ai particolari, dal progetto alle finiture. È lui il committente più esigente e difficile da accontentare.
Le sue numerose e qualificate maestranze, che conoscono e condividono il grande amore e l’impegno che profonde nel suo lavoro, lo seguono con stima e rispetto.

GRAM

FULVIO CODECASA, L’ASCESA DEI CANTIERI E IL PRIMO YACHT DEL 1970

Nati come carpentieri per la costruzione di barche da lavoro in legno, dai primi anni Settanta del Novecento i Cantieri sono entrati nel mondo del gran diporto, dove ancora oggi ricoprono un ruolo di primo livello. “Il passaggio è avvenuto quando sono riuscito, dopo un lungo lavoro di persuasione su mio padre, che“Il nostro successo è derivato poi semplicemente da tanto sacrificio e voglia di fare non solo miei, ma di tutti, dalla mia famiglia ai miei collaboratori. All’epoca era piuttosto restio ad abbandonare il collaudato settore delle barche commerciali, a cimentarsi in qualcosa di nuovo” afferma il Patron Fulvio Codecasa.

A partire da quegli anni gli yacht Codecasa iniziano ad essere conosciuti in tutto il mondo per la loro linea pulita, ma soprattutto per la tecnologia all’avanguardia presente su ogni yacht insieme al servizio di assistenza a vita che è la miglior garanzia per avere uno yacht che sia eterno.
Il 1970 è la data storica che segna il varo del primo yacht di lusso dei Cantieri Codecasa, che fino ad allora produceva in gran parte pescherecci.
“Ero giovane, ma ben determinato e mi sono lanciato con decisione nel mercato del diporto” ci racconta Fulvio. “Il debutto nel nuovo settore porta il nome di Gram, uno scafo di circa 82 piedi, 25 mt, realizzato in collaborazione con l’Architetto Franco Harrauer, commissionato da un signore milanese imparentato con la famiglia Lancia.
Presentava una prua, che poteva richiamare le barche commerciali, che si discostava dalle mode dell’epoca. E’ stato un vero successo e da lì è iniziata la svolta… e ancora oggi la nostra produzione continua a mutare nel tempo”.
Da Gram ad oggi Fulvio Codecasa grazie alle sue capacità dialettiche e alla eccellente qualità delle sue imbarcazioni ha convinto innumerevoli armatori a sposare la bandiera del Cantiere. “È accaduto tante volte - ricorda - che sia riuscito a convincere l’armatore ad acquistare i nostri yacht seduto a tavola, con un metro in mano. Indicando metaforicamente su di esso la parte di vita vissuta e quella ancora da vivere del potenziale acquirente convincendolo a non negarsi, per la parte restante, il grande piacere di possedere uno yacht Codecasa”.

L’AD ENNIO BUONOMO “SONO I GRANDI YACHT A TENERE IN PIEDI LA NAUTICA ITALIANA”
Il 2018 è per Codecasa un anno di grande lavoro. Sono in costruzione uno yacht da 65 metri che verrà consegnato al suo armatore nell’estate 2019 e per cui il cantiere sta lavorando a pieno ritmo proprio in questo periodo. Inoltre hanno iniziato la costruzione, su commissione, anche di un Codecasa da 55 metri, la cui consegna è prevista per il 2020. “Limitiamo la produzione annua a pochi yacht e questa dipende dalle dimensioni degli yacht in costruzione. La ragione di questa scelta permette di offrire ai Clienti un prodotto di ottima fattura ed evita di gravare la struttura del peso di eventuali yacht invenduti” spiega Ennio Buonomo, AD dell’azienda.

Codecasa Yacht

Ennio ha ben chiaro quale sia attualmente lo scenario della nautica internazionale “Ora che il settore della nautica sembra essersi finalmente ripreso, ritengo che siano i grandi yachts a tenere in piedi la nautica italiana. Purtroppo la crisi che abbiamo superato da pochi anni ha colpito maggiormente i cantieri navali che producevano Yachts di lunghezze inferiori rispetto ai grandi della nautica, facendoli chiudere. Il lusso è rimasto lusso e i grandi yachts hanno risentito meno di questa crisi”.
Il successo di Codecasa è anche dovuto ad una scelta molto importante: non abbandonare mai la bandiera del Made in Italy: “Siamo un cantiere storico italiano che da sempre costruisce i suoi gioielli in Italia, affidandosi da anni a ditte italiane e utilizzando quasi esclusivamente marchi italiani” spiega fiero Ennio. “Il marchio Codecasa è come un biglietto da visita che gira in tutto il mondo e che diffonde la nostra tradizione e la nota qualità ed affidabilità dei nostri prodotti. Sono stati spesso gli armatori stessi a chiederci di arredare il proprio yacht con design italiano. Pertanto ritengo che questo debba essere un punto di forza ed un valore aggiunto per la nostra cantieristica. All’Italia non manca niente ed è giusto mantenere alto il Made in Italy in tutto il mondo”.
Altra chiave di questo successo è realizzare Yacht Custum, ovvero su misura dell’armatore. Le richieste negli anni sono state innumerevoli e svariate, ma a volte anche un po’ bizzarre: “Oggi giorno si cerca di avere a bordo i maggiori comfort che si troverebbero nei migliori hotel, per cui tra le varie richieste pervenute ci sono state la sala cinema, la sala massaggi, il gymnasium sempre più attrezzato, la piscina con il nuoto controcorrente, e addirittura un’area dedicata a barberia e parrucchiere, fino all’installazione di 2 pali da lapdance smontabili. Insomma, tutte richieste realizzabili affinché l’Armatore non rinunci alle proprie abitudini e rimanga soddisfatto e felice del suo yacht”.

IL MESSAGGIO DI BUONOMO SUL FUTURO DEL PORTO
Per quanto riguarda le infrastrutture, anche a Codecasa come a tutti i cantieri viareggini che producono mega Yachts sta a cuore il rilancio del porto: “A Viareggio le grandi imbarcazioni non possono entrare o uscire agevolmente” conclude Buonomo “i lavori effettuati finora per migliorare il fondale con la draga hanno sì aiutato un po’ a migliorare questo problema, ma purtroppo siamo ancora ben lontani dall’averlo risolto. Esso rappresenta una grande limitazione per Viareggio e per la nautica ed è un vero peccato perché Viareggio potrebbe tornare ad essere la Capitale mondiale della Nautica”.

Ennio Buonuomo

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