La storia dimenticata del referendum di Pietrasanta

di Michele Morabito

Oggi questa storia appare lontana. Pietrasanta è diventata la Piccola Atene e la sua Marina con il capoluogo formano un tutt'uno che fa concorrenza alle più apprezzate località turistiche a livello nazionale.

Non sono gli anni ruggenti della Bussola, ma Pietrasanta è un brand che tira e che rimane sempre sull'onda e la sua Marina contende al centro il primato del turismo.

E' il Natale del 1949: la guerra è finita da poco e la ricostruzione è appena agli inizi grazie agli aiuti degli Alleati che hanno messo in piedi un vero e proprio piano di ricostruzione dell'Europa devastata dalla Guerra che da caldissima è diventata Fredda.

Anche Pietrasanta ha la sua piccola guerra: arriva infatti in discussione in Consiglio Comunale nei giorni di Natale del 1949 una richiesta di un referendum per la costituzione di un Comune autonomo di Marina di Pietrasanta. Sindaco di allora è Amos Tomagnini, a guidare una maggioranza del Fronte Popolare che ha vinto le elezioni del 1946. A capeggiare la rivoltadella Marina un tale Giovanni Biondetti, ex consigliere comunale, dichiarato decaduto dalla carica per le reiterate assenze alle sedute del Consiglio, che faceva parte della “Marina Bene”. Biondetti voleva renderla autonoma dal Centro più industrioso e operaio: una Marina che si avviava a tornare ad essere un apprezzato centro balneare.

Marina di Pietrasanta anni '50

Quella del Comitato in realtà, è una richiesta un po' confusionaria: a Marina non risiedono che 1.815 abitanti stando all'ultimo censimento ante guerra, rispetto ai 3.000 abitanti (che nella realtà probabilmente vi erano in seguito allo sviluppo urbanistico della frazione) previsti dalla normativa.

Anche sui mezzi per sostenere il nuovo Ente la richiesta era piuttosto lacunosa mancando la previsione di servizi essenziali. Ed il requisito della discontinuità geografica che giustificasse la richiesta? Il Sindaco Tomagnini per confutarlo scomodava il Nobel per la letteratura Giosuè Carducci, nato a Valdicastello, che aveva così immortalato la peculiarità di Pietrasanta, territorio di monte e di mare: Dalla riviera tra il bel mare ed il bel monte....

La domanda era corredata dalle firme, 1359 a detta dei sostenitori del referendum scissionista: ma sulle firme la polemica politica si trasforma in denuncia alla magistratura: infatti, alcuni cittadini avevano firmato due o tre volte. Delle firme valide ben 529 erano di cittadini che non risiedevano nel Comune di Pietrasanta ed altri 418 non facevano parte del territorio che sarebbe entrato nel nuovo Comune e quindi potenziali contribuenti dellauspicato Comune di Marina di Pietrasanta. Tanto per non farsi mancare nulla, 22 firme erano risultate apocrife, 7 di persone decedute prima della data riportata sull'atto, 6 erano di persone risultanti “analfabetee 64 firmatari avevano ritirato la loro adesione al progetto. Ricapitolando, il referendum non si tenne e la vicenda finì in Tribunale.

Nel maggio del 1953 la Corte d’Appello assolve per tutti i capi di accusa contestati agli appartenenti al Comitato Promotore. Le prove presentate dal Comune di Pietrasanta non erano state riconosciute sufficienti per dimostrare il dolo”.

Quale sarebbe stato il nuovo stemma? Chi lo sa.

Di sicuro la vicenda finì così, dimenticata, ma era significativa di una differenza che realmente esiste nel territorio pietrasantino.

Ad oggi la Marina si adagia ancora ai piedi della collina di Pietrasanta senza velleità autonomistiche in un rapporto paritario dal punto di vista turistico con un centro che da borgo polveroso per i laboratori si è tirato a lucido e mostrato in tutta la sua bellezza con qualche concessione chic e modaiola. La Marina è sempre lì, pullulante di vita nei mesi estivi, con i suoi tavolini, le gelaterie, le famiglie in vacanza che passeggiano, e in letargo nei mesi invernali in attesa di tornare a sentire biciclette e motorini suonare campanelli e clacson ed essere di nuovo regina dell'estate. 

The Versilia Lifestyle è una testata giornalistica iscritta al Tribunale di Lucca n. 3 2018
Direttore Responsabile
Isotta Boccassini
Editore Associazione Culturale più informati più sicuri
Via San Giorgio, 53 – 55100 Lucca – P.i. 02437380468
Design by
Copyright @2020 The Versilia Lifestyle - Privacy Policy