di Lodovico Poschi Meuron
Casa dolce casa. Tutto vero ma spesso, per trovarla, la strada da percorrere può diventare lunga e tortuosa. Un viaggio, quello di chi cerca casa in Versilia, che può diventare tremendamente accidentato. Provare per credere. La ricerca di un alloggio residenziale in affitto si trasforma in un vero percorso ad ostacoli, che richiede impegno e tanta, tantissima pazienza. A meno di poter spendere cifre importanti e, altro aspetto da non sottovalutare, di non avere necessità di spostare la propria residenza.
Il quadro insomma è piuttosto complicato. Sulla costa, ma anche se si è disposti ad arrampicarsi un po’ sulle belle colline, il mercato residenziale è una vera Babele. La domanda supera di gran lunga l’offerta e la stragrande maggioranza degli alloggi sono destinati ad uso turistico per la stagione estiva, semmai con l’aggiunta dei mesi invernali (da ottobre ad aprile).
Per chi invece è alla ricerca di un’abitazione in cui stabilirsi per un tempo medio-lungo, la strada si fa tremendamente in salita. I contratti residenziali (4+4 o 3+2) sono merce rara e solo pochi fortunati riescono ad aggiudicarseli. Più ampia e variegata la disponibilità di soluzioni transitorie, generalmente di 12 mesi, che in qualche caso possono diventare 18.
Soluzione questa che pone però una serie di incognite. Il contratto transitorio, infatti, decade automaticamente alla sua scadenza e solo se entrambe le parti sono d’accordo può esserne sottoscritto uno nuovo. Una soluzione, quindi, che lascia totale facoltà al locatore di decidere se prolungare l’affitto o interromperlo senza dover produrre alcuna motivazione.
Ma poi c’è una seconda, grande incognita: la residenza. Nella maggior parte dei casi vi sentirete rispondere picche, anche con motivazioni del tutto insussistenti che talvolta vengono avallate con forza da agenti immobiliari che in realtà nemmeno conoscono la legge.
Non esiste infatti alcuna norma che vieti al locatario di spostare la sua residenza anche in caso di affitto transitorio. Anzi, la giurisprudenza afferma esattamente il contrario: è diritto di chiunque fare richiesta di residenza presso il Comune in cui si abita anche in caso di contratto transitorio. E, anche qualora il locatore abbia mantenuto la residenza all’interno dei locali affittati, non può impedire all’inquilino (e alla sua famiglia) il trasferimento della stessa.
Dunque, se vi sentirete rispondere “affitto senza residenza”, sappiate che in realtà non esiste alcuna ragione giuridica. Ma il coltello dalla parte del manico lo ha sempre il locatore, che costringe anche l’agenzia ad adeguarsi ad una pretesa che pure risulta priva di fondamento.
Anche i prezzi possono diventare un ostacolo. Un trilocale di circa 75/80 metri quadri, con due camere da letto e un bagno, parte da 750 euro al mese, ma può arrivare tranquillamente a 900 a seconda della posizione e la qualità delle finiture (e anche su questo fronte il quadro non è roseo, è assai più facile imbattersi in arredamenti vecchi e poco curati). Se poi si richiede spazio esterno con posto macchina e resede/giardino il costo può salire anche fino a 1000 euro.
Insomma, prezzi ancora piuttosto alti in virtù, come detto, di una domanda molto superiore all’offerta. E considerato che per entrare in un nuovo appartamento occorrono quattro mensilità (due di cauzione, un mese anticipato e uno all’agenzia), è facile dover prendere atto che il budget necessario rischia di diventare estremamente oneroso.
La conferma arriva da un agente immobiliare di Pietrasanta, che preferisce rimanere anonimo: "Sono d'accordo che in Versilia si sia persa la testa - afferma - i prezzi sono decisamente alti rispetto alla qualità delle locazioni proposte e spesso ci sono anche molte pretese da parte dei proprietari: niente animali e spesso anche niente bambini. In questo secondo caso ciò avviene perché si ha la paura, in caso di morosità, di non poter più mandare via l'inquilino. Confermo che trovare un buon immobile in affitto a condizioni umane qui in Versilia è davvero complicato”.