Se ami la Catalana non ti puoi accontentare. Qualità e quelle rare casse di crostacei, che mai puoi barattare con esperienze minori, fanno dei ricercatori sul tema un valore aggiunto della Versilia. Non una gara questa, ma un modo sfizioso per descrivere due età e due approcci diversi per un risultato unico: godere smodatamente assaggiando il top in fatto di Catalana.
Il Saggio ha visto la Sandrelli nuda sulla Santa Monica ormeggiata al molo, consigliato a Gusmano di sostituire la vetrina dei polli con quella del pesce fresco, decretandone l'ascesa. Se non è una leggenda vivente Pino Artizzu non lo è nessuno. La Catalana del suo ristorante, Pino, nella storica Viareggio, gode di un'Aragosta pescata al largo dell'Elba. Dressing tradizionale con pomodorini e cipolla, vezzi per altro gustosissimi, in un guazzetto dove perdersi, godere e farsi cullare da un maestro del tema che utilizza in estate il nobile crostaceo, insieme ad Astici mediterranei, affidandosi a scampi e gamberi in inverno. Chapeau!
Il Giovane, del ristorante Alex, Alessandro Tognetti, è un rampante maniaco dei crostacei. Signorile e ligio alla sua passione, vi fa trovare Catalane di Aragosta ma anche Batti-Batti, scampi, astici e sparnocchi. Pinzimonio e un tocco di olio per variazioni sul tema che fanno della dogmatica ricerca un appuntamento immancabile. Tra profumi e dolcezze, Alex evolve il suo ristorante a Tonfano su vari temi, ma fa della Catalana un perfetto esercizio di stile.