"Una decisione sofferta, ma inevitabile e condivisa da tutte le categorie economiche del paese". Il sindaco Bruno Murzi saluta così la decisione di annullare la Fiera di Sant'Ermete, che ogni anno richiama a Forte dei Marmi oltre 7 mila persone e riunisce 383 banchi espositivi.
A noi sembra un controsenso quando ormai da settimane continua regolarmente a svolgersi il tradizionale mercatino del Forte. Un brand ormai noto a livello nazionale, che attira come mosche visitatori da tutta la Toscana e non, per non parlare dei turisti nei mesi estivi. Anche in questo caso migliaia di persone che si accalcano tra i banchi. Perdoni sindaco, ma dove sta la differenza?
In attesa di risposta, prendiamo atto delle parole di Murzi. Che si dichiara dispiaciuto ma che, dopo l'appello di qualche giorno fa contro la movida notturna, torna a scaricare su Roma la patate bollente. "Ancora una volta - fa notare il primo cittadino - come Comune abbiamo dovuto assumere una decisione nella totale mancanza assunzione di responsabilità da parte del Governo”.
Annullati anche i fuochi d’artificio dal pontile.
La scelta è scaturita questa mattina nell’ambito dell’incontro convocato dal primo cittadino con le categorie economiche della città (Unione Proprietari Bagni, Federalberghi, Centro Naturale Commerciale e Associazione Commercianti Forte dei Marmi), Cna e Confesercenti, il responsabile del Piano della Sicurezza ingegner Claudio Quiriconi,.
“E’ chiaro che questa decisione, seppur presa congiuntamente – afferma il sindaco Murzi – lascia l’amaro in bocca sia per quella che è la nostra tradizione, le cui celebrazioni vengono interrotte il secondo anno di seguito, sia per l’indotto economico che la Fiera avrebbe portato. Ma come responsabile della Salute Pubblica, non potendo garantire un controllo dei green pass, anche in virtù dell’esiguità delle forze di polizia municipale a disposizione, ho dovuto pensare in prima battuta alla sicurezza della mia comunità e dei turisti ospiti di Forte dei Marmi”.
Contrario alla scelta solo Daniele Benvenuti responsabile aree Lucca e Versilia della Confesercenti Toscana Nord che si è appellato alla faq di chiarimento in cui il Ministero consente l’accesso alle sagre e fiere all’aperto ai soggetti muniti di green pass, ma demanda il controllo a campione agli organizzatori.
“Ancora una volta – ha commentato il primo cittadino – si scarica tutto sulle spalle delle amministrazioni locali. Non è immaginabile pensare che le forze comunali possano contenere numeri di visitatori come quelli che si registrano alla nostra Fiera. E neppure è ipotizzabile fare dei controlli a campione. E tutti gli altri? Chi garantisce che abbiano il green pass? In un momento delicatissimo come questo, in cui i numeri dei positivi salgono progressivamente, metterci in casa, anche se per un solo giorno, 7mila persone concentrate in una area contenuta e che si soffermano tra le bancarelle, creando inevitabilmente interscambio di contatti, mi pare francamente una follia. E lavarsene le mani, delegando la scelta ancora una volta a noi amministratori locali che ogni giorno combattiamo in prima linea cercando di trovare un equilibrio tra gli interessi economici e quelli della salute della nostra popolazione, è un atto di grave mancanza di responsabilità da parte di chi dovrebbe per primo garantire indirizzi chiari su come gestire criticità che interessano l’intera collettività nazionale.”
Durante la riunione di questa mattina è stato stabilito anche l’annullamento del Palio dei Bagni in programmazione il prossimo 18 agosto.
La foto dei fuochi è di Nicola Vivoli